Digimon Adventure Tri è una serie di sei film d'animazione, iniziata con quello che ho appena citato, che mostreranno una storia inedita dei protagonisti dell'anime Digimon Adventure, quello che uscì per la prima volta nel 1999, tre anni dopo gli eventi della seconda serie dell'anime, Digimon Adventure 02 (quindi sei anni dopo la prima). Ma perché sto parlando dei Digimon?
Ecco, io credo che quella dei Digimon sia stata la prima grande storia epica che ho conosciuto, e anche se non lo fosse, sarei lo stesso inequivocabilmente legato ad essa, perché le devo molto di quello che sono adesso.
Comincia tutto come per tanti bambini che adesso non sono più bambini (ma che non hanno ucciso la propria parte di bambino nel processo di trasformazione in grandi, quindi un po' lo restano): un giorno qualunque, in televisione, ho visto lo spot, mi sono rimasti impressi i mostri, il tema musicale (la sigla che ancora oggi tanti ragazzi e adulti canticchiano ancora) e ho deciso di vedere quella serie. Dopo di che, ho ricordi abbastanza confusi, in disordine, fra i vari episodi che mio nonno registrava sulle mitiche videocassette che dovevo riavvolgere ogni volta, i giocattoli di vario formato, trasformabili e non, comprati dai miei genitori -e lasciatemelo dire, erano infinitamente superiori ai giocattoli che vedo nei negozi adesso- e tutte quelle scene che mi sono rimaste impresse nella mente fino a divenire archetipi, criteri di catalogazione di tutti i contenuti acquisiti successivamente, figure cui associo le cose che scopro adesso. Ma sono ancora troppo vago.
I protagonisti della prima serie. Su cantate anche voi: "Tai, Matt, Sora, Izzy, Mimi e Joe...". |
Inizialmente i protagonisti sono su una piccola isola, scoprono gradualmente la natura del mondo in cui si trovano e fanno conoscenza con i sette Digimon che divengono i loro partner, per affrontare insieme a loro il primo dei Digimon malvagi, Devimon: per farlo è necessaria l'apparizione di Angemon, l'angelo della luce contrapposto al diavolo che utilizza il potere delle tenebre, il quale riesce a sconfiggere la sua nemesi sacrificando se stesso secondo il principio "l'uno non può esistere senza l'altro". Ecco, adesso dovrei scrivere un post solo su questo, sul significato di questo singolo episodio: è in questo modo che viene inserito il concetto della morte in questo anime, un concetto che sconvolge e lascia disarmati; al contempo, la morte non è definitiva per i Digimon, poiché quando muoiono regrediscono alla forma di uovo e hanno la possibilità di ricominciare il loro ciclo vitale, e questo può essere un messaggio di speranza valido per tutti, l'idea che dopo la morte la nostra vita ricominci, magari in un modo diverso, oppure può essere una metafora della resurrezione dopo la morte secondo la visione cristiana, fate un po' voi.
Angemon e Devimon. |
Sapete cos'è Apocalymon? Sapete cosa hanno inventato gli autori di un cartone per bambini? Apocalymon è l'agglomerato di tutti i Digimon che non sono riusciti a evolvere come gli altri, e di conseguenza non hanno avuto la possibilità di vivere, costretti a osservare le vite degli altri Digimon senza potere interferire: parlando al plurale ("Volevamo solamente vivere") Apocalymon si sfoga davanti ai ragazzi che non riescono nemmeno a rispondere alle sue rivendicazione del diritto di sopravvivere e di essere felici, legittimo per ogni essere vivente; ma poiché per questa sua rivendicazione egli vorrebbe cancellare dall'esistenza anche le altre creature, minacciando sia il mondo digitale che quello reale, devono sconfiggerlo, e nonostante lui abbia il potere di privarli dei loro strumenti, riescono ugualmente a vincere traendo l'energia direttamente dai propri sentimenti.
Questa complesso dodecaedro, che sicuramente ha un significato filosofico che io ignoro, è Apocalymon. |
Questo signore sta sul poliedro ed è la parte di Apocalymon che interloquisce con i personaggi. |
"Buona Apocalisse a tutti" |
Perché nel corso degli anni, fra le serie successive, i videogiochi e i tanti Digimon nati nelle une e negli altri, l'elemento mitologico è cresciuto sempre di più, fino ad avere una cosmologia ricchissima: ci sono Dodici Dei Olimpici, Tredici Cavalieri Reali che esercitano il volere di Yggdrassil, il dio del mondo digitale, poi c'è un'Area Oscura dove sono precipitati i Digimon angelici che hanno perso la grazia, fra i quali spiccano i Sette Grandi Signori dei Demoni; dalla tradizione orientale provengono i quattro Supremi che riprendono i quattro animali sacri della tradizione giapponese, i dodici Deva che rappresentano i segni dello zodiaco cinese, e sono numerose le creature ispirate al mondo dell'antico Egitto. La letteratura arriva anche qui, fra Boltmon, reinterpretazione del mostro di Frankenstein, o Dagomon, ispirato ai racconti di Lovecraft (sul rapporto fra i Digimon e Lovecraft scriverò sicuramente qualcosa in futuro).
Tutto questo per spiegare che la mia passione per tutte le mitologie del mondo, il desiderio di andare a cercare l'origine, quel "ma da dove derivano questo nome e questo aspetto?", quindi una delle basi della mia personalità e del mio carattere, un elemento fondante della mia forma mentis, derivano dai Digimon.
C'è ancora molto altro da dire, su quello che mi hanno lasciato questi personaggi, sulle riflessioni morali, e anche sull'emozione provata nel vedere il nuovo film, e già mi ritrovo per le mani un post di dimensioni non indifferenti. Se la discussione vi ha appassionato, ci vediamo al prossimo post.
Due delle digievoluzioni di tutti gli otto Digimon della prima serie. |
Nessun commento:
Posta un commento